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Argentina: DNU DI MILEI, IL MEGA-DECRETO POLEMICO

Diogo Henrique Brandao Guimarais III LES

Il polemico DNU di Milei (decreto de necesidad y urgencia) il quale comprende più di 300misure volte a deregolamentare l’economia, eliminare i controlli sui prezzi, liberalizzare il commercio estero e promuovere l’attività industriale è entrato in vigore a mezzanotte del30/12/2023.


L’OPPOSIZIONE

IL GRUPPO PARLAMENTARE Unión por la Patria si è subito attivato e nella Camera bassa del Congresso ha chiesto la formazione urgente di una Commissione bicamerale per analizzare il DNU: ai sensi della legge 26 122/2006 infatti il decreto dovrà essere sottoposto ad una analisi del suo testo entro 10 giorni dalla sua pubblicazione; il regolamento inoltre precisa che la commissione deve essere composta da otto senatori e otto deputati, nominati dai rispettivi presidenti (Victoria Villarruel e Martín Menem) su proposta dei gruppi parlamentari, rispettando il peso delle rispettive forze politiche. 

IL GOVERNATORE RICARDO QUINTELA ha portato alla Corte Suprema una presentazione mirata a chiedere alla cassazione di dichiarare incostituzionale il decreto di Milei con immediatezza poiché la Corte sarà sospesa per ferie fino a febbraio. La stessa Corte, dopo poco, ha risposto che non autorizza l’utilizzo del periodo di ferie per trattare la proposta di Quintela, affermando infine che il processo è sospeso fino a inizio febbraio.

PUNTI SALIENTI

IL DNU PREVEDE il cambiamento di vari aspetti dell’economia e della società Argentina etra i punti che hanno scatenato più polemiche abbiamo:

la modernizzazione delle norme sull’occupazione, che semplifica e diminuisce i costi di licenziamento di un dipendente, consentendo addirittura il licenziamento in caso di blocco nello stabilimento lavorativo, andando a limitare gravemente il diritto allo sciopero;

l’eliminazione delle restrizioni sui prezzi, applicate dai governi precedenti per controllare principalmente i prezzi sugli alimenti e consentire alla popolazione accesso a prodotti che altrimenti non sarebbero riusciti ad acquistare. L’opposizione è preoccupata per questa misura poichè tale eliminazione potrebbe condurre a una crescita dell’insicurezza alimentare, tenendo in conto l’inflazione che negli ultimi due anni ha superato il 160%;

abrogazione della legge degli affitti del 2020, che ha creato un tasso fisso per l’aumento degli affitti e ha esteso i contratti di locazione da 2 a 3 anni, portando i proprietari degli appartamenti precedentemente in locazione a venderli o a offrire affitto di alloggi temporanei, lasciando spazio ad una piena libertà nei contratti tra le parti. Questo punto consente inoltre addebitamento degli affitti in dollari, misura che rischia di andare a discapito di molti inquilini che vengono pagati in pesos(moneta che in un solo giorno può svalutarsi più di 30% rispetto al dollaro), che potrebbero ritrovarsi a pagare un affitto con aumenti repentini addirittura superiori alloro stipendio;

la riforma del codice doganale, settore fortemente regolamentato durante il governo Macri, durante il quale alcune esportazioni vennero fortemente limitate. Secondo Milei con il nuovo decreto “è vietato vietare le esportazioni” e la sua

proposta “riforma il codice doganale per facilitare il commercio internazionale”, mentre l’opposizione afferma che una drastica e repentina apertura degli scambi rischia di far salire i prezzi dei prodotti locali e di andare quindi a danneggiare l’industria nazionale, che non è in grado di competere con i prezzi esteri;

la privatizzazione delle società statali, che abroga la legge che vieta le privatizzazioni. Milei si pone infatti l’obiettivo di ripulire e aumentare il valore delle società statali per poi considerarne la vendita;

infine abrogazione delle legge fondiaria, che fissava al 15% il limite di proprietà di terreni rurali da parte di persone non argentine. Secondo il governo questo provvedimento andrà a promuovere gli investimenti; l’opposizione invece, tenendo in conto la cruciale importanza dell' agricoltura nell’economia Argentina, teme che vaste aree rurali diventino proprietà di stranieri.

Nel frattempo, il destabilizzante e rivoluzionario DNU dell' anarco-liberista di estrema destra Javier Milei resterà in vigore finché non sarà respinto dalla maggioranza assoluta di entrambe le Camere o dalla Corte Suprema. Nei primi 20 giorni al potere, Milei ha preso tra le decisioni più importanti del suo governo con una tempistica quasi sublime (ferie della corte Suprema e del Congresso), ma ciò altro non fa che posticipare un confronto inevitabile sia con la Corte Suprema che con il Congresso nel quale Milei non ha la maggioranza.







 
 
 

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